A Sandro piaceva il rosso e voleva comprare una maglia in un negozio. Si ricordò di averne vista una, in una vetrina e, non avendo tempo per indossarla, si decise a fare una telefonata al negoziante affinchè gli confermasse di averne ancora e perchè lo stesso gliela recapitasse in un pacchettino direttamente a casa. ''E' importante, che sia rossa!'' disse Sandro per telefono al negoziante. La stessa maglia era confezionata e venduta non in una busta, ma in un INVOLUCRO di confezionamento tutto particolare, fatto di TESSUTO, di cui Sandro non era al corrente, che combaciava perfettamente con le forme della maglia, coprendola in ogni suo punto e sembrando esso stessa UNA con quella. Era venerdi, e lui attese tutto il giorno a casa, ma il corriere che gliela doveva consegnare ebbe un intoppo fuori dell'ordinario e così anche il sabato e la domenica saltarono. Sandro era infuriatissimo, perchè erano tre giorni che aspettava e stava per iniziare il quarto, cioè lunedi. I nervi salirono alle stelle, finchè un impiegato del corriere bussò alla sua porta, consegnandogli il pacchettino con dentro la maglia ( ci mancò poco perchè non lo menasse!). Tutto arrabbiato, Sandro chiese alla moglie di aprirgli lo scatolo. Quando la moglie glielo aprì, la stessa gli mostrò la maglia ma.....ecco, la maglia risultò essere apparentemente nera, invece che rossa.
''Come nera?'' Obiettò Sandro. Invece di fare una verifica più approfondita di ciò che gli era arrivato e che aveva finalmente in mano, pensò infuocatamente: ''Ma questo è uno scemo, allora! Come, non solo ho dovuto aspettare tutto questo tempo, e questo me la manda pure nera?!'' La rabbia fu così grande che calci e pugni cominciarono ad andare verso le sue stesse cose di casa. Ruppe una porta di un armadio, un televisore e qualcos'altro prima di fermarsi. Telefonò pieno d'ira al negoziante, in quegli stessi attimi di violenza e, senza nemmeno farlo parlare, gli rivolse tante di quelle parole volgari ( dalla A alla ZETA) che se volessi riportarle tutte in questo racconto, gentili amici, rischierei davvero una censura qui su answers. Troppe, troppe parole brutte gli tirò. Gli attaccò il telefono in faccia ed uscì momentaneamente da casa, a prendere una cosa in garage. Il negoziante telefonò, proprio quando lui scese, e la moglie, essendo presente ed anche di carattere più calmo, potè così ascoltarlo. ''Signora, chiedo scusa..suo marito non mi ha lasciato dire nemmeno una parola! Volevo dirle che la maglia è rossa, proprio rossa, e non nera! Quella che vedete ''nera'' è la confezione, che è fatta di un tessutino che ricopre perfettamente la maglia, rendendola, per l'appunto, apparentemente nera. Tale confezione va aperta sul lato, e queste istruzioni stavano scritte nel bigliettino di saluti che vi avevo inviato''. Ebbene, quando il marito salì, la moglie gli raccontò tutto, che aveva rotto mezza casa e risposto così male ad un uomo che aveva fatto il suo dovere, al quale non andava affatto imputato il ritardo del corriere e che gli aveva inviato proprio la maglia rossa che lui gli aveva richiesta. Sandro adesso è 4 anni che non si degna di rivolgere le parole a quel negoziante, non lo saluta e lo considera come un mezzo uomo. E' tutto imbalsamato di un orgoglio stupido, inutile, e senza ragione. ''Mi ha fatto fare a pezzi mezza casa!'' si giustifica. Ma la casa... se l'era rotta lui, non gliela aveva rotta il povero e gentile negoziante, che gli aveva spedito proprio la maglia rossa che lui tanto desiderava. Quella parte brutta del suo carattere, mai soppressa, di guardare solo ed unicamente alle apparenze, di non approfondire niente, nessuna cosa, nè parole e nè cartoni, e di dar subito sfogo alla violenza,...ebbene, quella parte pessima del suo carattere l'aveva tirata fuori anche in quella occasione, così banale e così comune, quando gli arrivò a casa una semplice ed inoffensiva maglia.
Buon pomeriggio a tutti gli amici di answers