Hai forse ammazzato qualcuno? Derubato una vecchietta della sua pensione? Hai rubato sul lavoro? Peccato di 'falso in bilancio'? Violentato una donna? Fatto male i calcoli per la costruzione di un ponte? Risparmiato sulla qualità del cemento? Insultato il marocchino che ti vende accendini e fazzoletti di carta? Hai visto 'Lucignolo' su Italia 1? Sei un fan di Maria De Filippi? Hai umiliato qualcuno, magari i tuoi stessi genitori?
Ma che cavolo vai a confessare, allora!?
Che hai detto una bugietta, ti sei menato col tuo compagno di scuola, hai fatto qualche bel pensierino per la ragazza che ti è passata accanto, non hai ceduto il posto sul tram magari a una signora incinta, hai detto qualche parolaccia, ti sei lasciato andare ad un linguaggio non propriamente oxfordiano nei riguardi dell'arbitro c.....o, hai strombazzato e fatto le corna, livido in volto, ad un automobilista che ti ha fatto uno sgarbo, di quelli che magari fai anche tu quando guidi, hai fatto il furbetto in qualche situazione di comodo, tipo passare avanti in una fila, ecc.?
Ma sai a Dio quanto gliene frega di tutto questo? Tutto ciò fà parte della vita. E' chiaro che dovremmo sempre comportarci al meglio, sopratutto poi se si vuole avere fede in qualcosa di alto, ma il vivere comporta anche una serie di azioni, di misure, di contromisure che spesso ci portano a non essere al meglio di noi stessi, e non per questo tutto ciò che ci accade o che facciamo, può essere chiamato peccato. Questo discorso, per rispondere a qualcuno che ha fatto lo stesso ma conciso esempio, me l'ha fatto un monaco teologo!
Non ti sto poi a tediare sulla storia della 'confessione', introdotta dalla chiesa nell'età medievale (prima non esisteva). Ti posso dire solo che anch'io non mi confesso mai, non saprei che cavolo dire al di là delle solite fregnacce (che annoiano Dio e lo stesso confessore). Il mio rapporto con Dio è bellissimo, in fondo è mio Padre, e con mio Padre parlo e chiedo consiglio, anche perchè so che a Lui non potrei mai nascondere niente, anche se non lo dici o lo dici magari con toni di giustificazione o di finta mestizia. Dio è dentro di te fino all'ultimo atomo e sa benissimo come sei, cosa fai e quali sono i tuoi sentimenti verso tè stesso, gli altri e la vita che ci ha donato. E quando vado all'Eucaristìa, ci vado con 'l'abito adatto', cioè con la mente predisposta alla cena, dopodichè mi alzo da tavola, soddisfatto di aver mangiato con e di mio Padre, perchè mangiare Lui è il diritto di ogni cristiano. Guai!!! a chi ti allontana da Lui e non lascia che la tua anima si nutra per stupide pratiche medievali!!!