anonymous
2010-06-28 00:56:41 UTC
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei, Sacra Sindone on 18 maggio 2010 at 17:20
Numerose sono le ragioni per essere grato che David Rolfe, famoso documentarista e regista, dice di avere verso l’Uomo della Sindone. “Ateo convinto e consapevole dell’esistenza di numerose reliquie false, ho prodotto il mio primo documentario sull’argomento, The Silent Witness, (Il testimone silenzioso) nel 1977, deciso di scoprire e mostrare come e da chi era stata contraffatta la Sindone. Non potevo pensare che ci fosse un’altra spiegazione”. I suoi viaggi misero in contatto diversi studiosi e scienziati della Sindone e “nel corso dell’operazione le varie prove hanno cominciato a combaciare perfettamente”: lo storico Ian Wilson, utilizzando la sua conoscenza delle raffigurazioni artistiche di Cristo, ha formulato idee sul collegamento con il Mandylion di Edessa. Max Frei, botanico e perito giudiziario, ha completato la sua identificazione dei tipi di polline presenti sulla Sindone, molti dei quali appartenevano esclusivamente alla Palestina e alla regione di Edessa. “Il mio documentario, lungi dal rivelare la contraffazione, è divenuto un argomento affascinante per la probabile autenticità della Sindone”. Il progetto ha vinto il British Academy Award e molti altri premi internazionali. Il libro sulla produzione del documentario è divenuto un best seller nel Regno Unito. Rolfe scrivendo su L’Osservatore Romano dice che la Sindone è entrata a far parte del corso di studi in molte scuole: storia, fisica, religione, chimica, biologia, anatomia, arte, tessitura. Quale miglior modo per affascinare i bambini? Nel 2008 nuovo documentario per la Bbc e per la Rai sulla tensione attuale fra i risultati del test del c14, risalente a vent’anni fa, e i nuovi studi sulla Sindone. “La Sindone è un soggetto unico e adatto a essere ripresa in 3d perché contiene già in se elementi tridimensionali. Il nuovo documentario si pone la domanda legittima: è questa l’epoca per la quale è nata la Sindone? Il mio prossimo obiettivo sarà trovare un modo per portare la storia della Sindone a un pubblico più ampio in tutto il mondo”.
Conversione.
Ad un certo punto David Rolfe dice: “Noterete da come mi esprimo che nel corso della produzione sono divenuto credente e cristiano. È difficile studiare la Sindone per tanto tempo senza diventarlo. Questo non riguarda tanto aspetti oggettivi, sebbene siano piuttosto impressionanti, quanto soggettivi. La sua sottile immagine monocromatica è un’opera di genio sublime nel comunicare l’essenza del momento storico in cui è nato il Cristianesimo, attraverso le azioni di Gesù di Nazaret”. Quel che dice ricorda un pò la frase di Louis Pasteur: “Poca scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui”
Interessante notare come la UAAR abbia ripreso nel 2008 la notizia da La Stampa, dopo il documentario girato da Rolfe, nella quale esperti americani ed europei, protagonisti dell’esame al radiocarbonio del 1988 hanno confidato alla Bbc: «Gli esami dell’88 non soddisfano, bisogna rifarli» Leggendo i commenti degli associati alla UAAR non si possono trattenere le risate quando invocano istericamente l’intervento immediato del CICAP (qui una foto che rivela la serietà del suo responsabile scientifico Luigi Garlaschelli) per rincuorare il loro ateismo ormai vacillante.
Antony Flew: il paladino dell’ateismo che ha scoperto scientificamente Dio.
In Evoluzione, darwinismo e creazione, Ex-atei, Scienza e Fede, UAAR e Ateismo militante on 26 aprile 2010 at 17:27
Il mondo continua a rendere omaggio alla morte, avvenuta qualche giorno fa, di Antony Flew, lo scienziato ed epistemologo ateo britannico che ha scoperto Dio alla fine della sua vita. Già maestro di Richard Dawkins e paladino dell’ateismo scientifico, ha impiegato la maggior parte della sua vita a negare l’esistenza di Dio. Nel 2004, a soli sei anni prima di morire, ha però drammaticamente e coraggiosamente cambiato idea dopo aver studiato la ricerca genetica e il DNA. Le conclusioni di Flew scatenarono reazioni isteriche nei suoi compagni atei, in particolare in Dawkins e Hitchens, i quali insultarono Flew di demenza a causa della vecchiaia e di confusione. Durante la maggior parte della sua vita accademica era fermamente convinto che si doveva presupporre l’ateismo fino a quando non vi erano prove empiriche del contrario. Poi, nel suo ultimo decennio attraverso il DNA e il genoma umano ha trovato la prova che Dio esiste ed è il Creatore della vita. “Gli argomenti più impressionanti per l’esistenza di Dio sono quelli supportati dalle recenti scoperte scientifiche”, ha detto. Un bel ricordo è apparso oggi sul sito dell’arcidiocesi di Sidney.
Nel 2007, Antony Flew ha pubblicato un libro, manifesto della sua conversione, intitolandolo inequivocabilmente: “C’è un Dio”.