Non si tratta di essere cattolici o profondissimi cultori di "dinamiche che ruotano attorno al mondo della Fede Cattolica"...Ci riesco pure io...
Lo Stato della Città del Vaticano ha relazioni con lo Stato Italiano. Credo che le forniture di gas, elettricità ed altro siano in accordo a patti intercorsi con lo Stato Italiano piuttosto che con il comune di Roma.
Non ci vuole molto a capire che si tratta di uno stato estero a tutti gli effetti e come tale i suoi privilegi sono dovuti a patti internazionali con l'Italia. Di solito non gravano sulle forniture ad uno stato estero le accise e le imposte che graverebbero sui cittadini italiani. Così è certo che Città del Vaticano comprese le aree in cui hanno sede le istituzioni e gli uffici richiamati nella convenzione doganale Italo - Vaticana del 30 giugno 1930 non pagano tali imposte.
Non è che il Vaticano sia moroso: non può pagare tasse perché non è territorio italiano.
Ed in questo anche le basi NATO...Ma nessuno si scandalizza.
Per quanto riguarda l'acqua ho pochi dati...
Di certo è che l'acqua non si paga: noi paghiamo solo il costo dei servizi connessi alla gestione delle condotte e delle fognature ripartiti per i consumi. Ora, questi oneri propri dei cittadini italiani, non sono riconosciuti da uno stato straniero al quale, per accordi con lo stato italiano, l'acqua deve essere garantita. Insomma, se il Vaticano pagasse, gli oneri complessivi degli acquedotti ACEA, insomma quelli di Roma, graverebbero su quello Stato, quando il Vaticano non deve pagare nulla, se non lo smaltimento delle acque. Per cui tra il versato e il negato, tra rimborsi e debiti la cifra pare essere arrivata a 25 milioni di euro.
Lo Stato Italiano pare aver anche finanziato in finanziarie passate la possibilità per il Vaticano di attingere ad acque proprie, in maniera da risolvere il contenzioso ACEA-Vaticano, ma non si sa se questi soldi siano stati effettivamente spesi...
Che dire? Si sta facendo troppa confusione tra Vaticano, CEI, Diocesi italiane....
Così come per l'ICI....
Accusare di morosità il Vaticano è assurdo. Piuttosto dovremmo accusare i nostri governi passati di aver colpevolmente ignorato problemi diplomatici. Se coi Patti Lateranensi si è garantita l'acqua, il gas e l'elettricità al Vaticano, bisognava distinguere allora la fornitura dalla manutenzione. La cosa non fu fatta. E allora perché mai dovrebbe pagare in base a forme tariffarie basate sul costo complessivo della rete regionale? E neppure l'ACEA può mettere in mora il Vaticano perché le relazioni diplomatiche passano per il governo....Insomma, le solite cose italiane..Ignoranza, distrazione, sottostima...
Da questo poi va distinto il problema dell'ICI, che non può essere riscossa a partire dai palazzi che godono del diritto di extraterritorialità...Mentre laddove non c'è, va pagato. Le vertenze dell'Ici non riscossa a Roma non è dovuta al Vaticano, ma al privilegio delle associazioni del Terzo Settore di non pagare l'ICI laddove non sia prevalente attività commerciale. Ora le Paoline sono un ordine religioso ed hanno degli stabilimenti tipografici a Roma. tuttavia, in quanto Società Editoriale non viene riconosciuto il diritto di esenzione dall'ICI, per cui si è aperto un contenzioso. Il Vaticano non c'entra niente...
C'è in atto una campagna di disinformazione faziosa e anticattolica.
Ti assicuro che le bollette le parrocchie le pagano, eccome...E non con l'8x1000....
E questa campagna è denigratoria ed offensiva contro le centinaia di migliaia di comunità ecclesiali parrocchiali che pagano servizi e tasse come tutti gli altri cittadini e godono delle lecite esenzioni dove non vi sono attività commerciali. La chiesa che è in Italia è ITALIANA. Il Vaticano è uno stato straniero. I contenziosi che vi sono dipendono da varie ragioni, ma non sono tutti assimilabili a privilegi che non esistono. La CEI era pronta persino a prevedere un fondo per aiutare le diocesi in contenzioso con ICI e altre tasse a rientrare.
Noi cristiani le tasse le paghiamo come Cristo era solito fare.
Se ci sono delle agevolazioni come per altri culti o associazioni del Terzo Settore, perché non avvantaggiarsi.
Se poi ritieni che la mensa dei poveri debba pagare l'ICI, vabbé, è una tua opinione politica. Ma non è che per una tua Vaticanofobia, vai a togliere al Terzo Settore, cioè onlus, volontariato, quelle poche agevolazioni che ancora gli rimangono...Senza di queste, tutto il Terzo Settore chiuderebbe baracche... e non so chi potrebbe gioirne, data la fine del welfare state....
Stammi bene..
@Eric: troppo buono...Ma pure teologo cattolico è preparata. Non sarà brava come te nella polemica...
Confesso che non ho seguito troppo le polemiche e che posso valutare teologo nelle risposte in cui sento risuonare la stessa fede. Per noi cristiani forse è necessario più riconoscerci nella fede che professiamo che per la cultura o le buone letture. Vale!