Domanda:
Ma l'altruismo disinteressato esiste?
anonymous
2010-02-12 13:48:15 UTC
Volevo sottoporvi questa mia riflessione (come al solito, stavo studiando filosofia T_T e ho deciso di staccare):

Una persona può compiere il bene per due ragioni:

- O è spinto dalla convenienza (o per qualche necessità)
- Oppure prova gioia nel farlo senza alcuna ricompensa (in questo caso, immagino, si parla di altruismo disinteressato).

Ma se questo individuo prova gioia nel fare il bene, non sarebbe lecito chiederci se egli agisce unicamente per auto-compiacersi?
In questo caso sarebbe ancora disinteressato?

Ciao! Siate gentili ho sonno T_T
Tredici risposte:
anonymous
2010-02-12 14:52:03 UTC
La tua è una domanda molto interessante. Non ti saprei dare una risposta certa, ma posso esporti la mia personale esperienza.

Mi chiedo spesso se esista davvero per l'uomo la possibilità di sfuggire all'egoismo che normalmente regola le sue decisioni e azioni. Teoricamente, uno dovrebbe essere disposto a fare del bene all'altro a costo di fare un grande male a se stesso, un male non compensato da senso di gratificazione che prova nel fare del bene. Un comportamento del genere è estremamente difficile, se non impossibile, da tenere.

Ma in realtà, l'esperienza mi ha mostrato che quando vuoi davvero bene a qualcuno sei anche disposto a questo sacrificio. Per me è questo l'amore: sacrificio.
Pig
2010-02-12 14:11:17 UTC
Io l'ho sempre detto... l'altruismo è solo una forma evoluta e più conveniente di egoismo.
Coco
2010-02-12 14:10:37 UTC
esatto. non esiste il bene e non esiste il male. sulla terra ci sono solo persone che cercano di fare i loro interessi
Bocca della verità
2010-02-12 15:06:38 UTC
L'altruismo è sempre spinto da una convenienza.

Una persona che è altruista perchè aiutare lo far sentir bene, realizzato e in pace con se stesso e il mondo, ha le stesse motivazioni di una persona che ha interesse ad aiutare gli altri perchè ne trarrà un profitto economico, sociale, politico, religioso, ecc.

Ciò che ci motiva e ci spinge all'azione non nasce mai da qualcosa di disinteressato.

Sta a noi capire cosa è più socialmente utile o meno, la differenza sta li.
marco meta
2010-02-12 14:54:28 UTC
Esiste una terza opzione, molto difficile da comprendere, aiutiamo il prossimo per aiutare noi stessi, come atto dovuto. Gli altri siamo noi.



Interesse collettivo, prego. Conosci Ubuntu?



« Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?. »

(Nelson Mandela)
anonymous
2010-02-12 13:54:17 UTC
Non si fa mai niente per niente, ma questo non è per forza un male. In fondo anche se fai del bene per autocompiacerti, fai comunque del bene.
?
2010-02-12 14:58:02 UTC
Questa è la domanda del secolo nel cristianesimo!

Quella su cui poggia la bellezza o l'inconsistenza della parola di Gesù Cristo.Ama il prossimo tuo come te stesso.Se non è realmente come te stesso allora non è incondizionato.



Sil.Rho. tanto di cappello, ma l'hai fatto volentieri o perchè volevi rispettare il tuo credo?Ai fini della domanda cambia, nella realtà tanto di cappello cmq.
Sil.Rho. Dio è immensamente ok!
2010-02-12 14:32:04 UTC
esiste,altro che se esiste,io esco distrutta da una situazione pazzesca con un conoscente che era quasi impazzito e si stava lasciando andare,ho fatto le veci dei servizi sociali,dei parenti,l'ho portato in una comunità per tirarsi su,ho chiuso la sua attività per evitare multe,ho fatto intervenire il comune per le bollette,ho litigato con i vari enti,l'ho mandato alla caritas a mangiare e quando non andava lo andavo a prendere a casa,veniva da me a fare la doccia perché poi gli avevano anche tolto l'acqua,gli ho portato via da casa delle cose che quando guarirà si potrà riprendere perché il proprietario di casa gli ha già portato via un sacco di cose,e poi i parenti dalla Calabria se lo sono venuti a prendere perché secondo loro gli avevo fatto il lavaggio del cervello,adesso se lo ritrovano da internare,io ho fatto in 8 mesi cose che se non avessi avuto la fede non so ce l'avrei fatta a farle,quindi disinteressatissima o forse un po pazza?a volte me lo dico da sola,ciao
anonymous
2010-02-12 14:01:37 UTC
gli antichi romani avevano coniato questa massima che riflette benissimo tutte le relazioni tra le persone: do ut des, ossia, do per avere in cambio.. gli uomini, che le persone lo vogliano ammettere o no, sono entità egocentriche che mettono se stesse al primo posto. se si fa qualcosa per un altro è perché: 1 nn ci da fastidio farlo e 2 perché ci aspettiamo qualcosa in cambio (da dio per i credenti, da chi abbiamo aiutato, da qualcuno che ci ha visto compiere del bene ecc)
anonymous
2010-02-12 20:37:08 UTC
Non credo esista davvero l'altruismo disinteressato, qualsiasi gesto caritatevole, mirato all'aiuto del prossimo, è in primis un gesto compiuto per se stessi, in un modo o nell'altro:



per farci star bene con la coscienza, perchè qualcuno ci fa "tenerezza"e aiutandolo stiamo meglio, perchè ci aspettiamo una ricompensa oppure solo gratitudine.



oppure, peggio ancora, perchè ci aspettiamo la vita eterna.
Angelo rivelatore
2010-02-13 05:27:37 UTC
Altruismo disinteressato è anche semplice amore, comprensione, rispetto e solidarietà verso il prossimo nel limite delle proprie capacità della nostra anima. Non significa necessariamente dedicare l' intera propria vita al prossimo...
Libera nos a malo
2010-02-13 00:00:53 UTC
Gesù ha detto ama il tuo prossimo come te stesso quindi ritengo che farsi del bene come in questo caso ricavare gioia nel aver aiutato un altro sia una forma sana di amore verso se stessi che non ha nulla di sbagliato in se.

Non lo vedo come un atto egoistico ma come la naturale conseguenza di atto di benevolenza.
anonymous
2010-02-12 15:40:11 UTC
Se tu avessi modo di conoscermi di persona,scopriresti che l'altruismo disinteressato esiste e c'è chi lo mette in pratica.

Non è detto che debba dare gioia compiere una "buona azione",a volte è semplicemente logico farlo.

Per esempio,per me cose (prettamente materiali) che per altri sono di difficoltà incredibile sono una passeggiata.

Quindi se qualcuno è in difficoltà e posso aiutarlo lo faccio e basta,perchè non mi costa nessuno sforzo,anzi mi viene naturale.

E come dicevo prima,non è detto che per forza provo gioia o soddisfazione nel farlo,lo faccio perchè lo so fare e basta.


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