Per capirsi bisogna prima di tutto dare un significato condiviso ai principali termini che usiamo:
-Provare la verità significa portare attestazioni tangibili di un fatto, tra queste vengono considerati sia in giurisprudenza ed in materie scentifiche come l'argheologia (legata alle religioni) gli scritti, le testimonianze e le prove oggettive che la scenza cerca per confermare ragionevolmente dei fatti storico religiosi.
-Ontologico in campo religioso significa *"Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé. Argomento a priori che dimostra l’esistenza di Dio a partire dallo stesso concetto di Dio, inteso come «qualcosa di cui non si può pensare nulla di più grande», e che quindi non può, senza contraddizione, essere privo dell’esistenza; formulato per la prima volta da s. Anselmo d’Aosta."
-Divino (che è relativo a un Dio o essere superiore) ed in proposito mi è piaciuta molto la risposta in cui l'utente dice che dovremmo sapere che o chi stiamo cercando di provare o confutare. Per esperiena di anni di Sacerdozio e insegnamento di Religione pochi, anche dei fedeli, sanno bene chi sia Dio e quali siano le Sue reali caratteristiche.
Se cerchiamo qualcuno senza conoscerne l'aspetto, il carattere ed altri dati fondamentali potremmo averlo accanto senza accorgercene.
Non voglio esprimermi sull'onere, ma cambiare il presupposto che è possibile avere le prove oggettive, logiche ed ontologiche dell'esistenza di Dio Padre, il papà di Gesù Cristo e padre dello Spirito che è dentro i nostri corpi e costituisce la nostra intelligenza, carattere e personalità.
Di oggettivo abbiamo la creazione dell'essere umano e della terra, che per chi non lo sapesse è stata materialmente una organizzazione intelligente dei materiali presenti nell'universo e non ex niilo, progettata dal Padre ed eseguita dal figlio (Ebrei 1:1-3 ; Giovanni 1:1-3,14 questa volta non metto la citazione completa per ragioni di spazio spero che vogliate cercare e leggere)
Già sapere questo cambia diverse errate affermazioni, sia di alcune chiese che le pretestuose confutazioni scientiste.
Abbiamo prove archeologiche che riguardano fatti citati nelle Sacre Sacritture, non solo la Bibbia, che ne confermano la veridicità, non intendo una verità assoluta, poichè vi sono state tante manipolazioni, sono stati tolti passi preziosi ed è stata tradotta troppe volte senza ispirazione da Dio.
Però quello che ci serve è custodito spesso tra le righe e va scoperto scrutandole non leggendole superficialmente soprattutto se lo si fa con spirito negativo di critica. (molto diverso dallo spirito critico)
Faccio un esempio: Paolo di Tarso scrivendo a Timoteo gli profetizza dei fatti in
1 Timoteo 4:1-3
1 Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dottrine di demonî 2 per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro propria coscienza; 3 i quali vieteranno il matrimonio e ordineranno l'astensione da cibi che Dio ha creati.
Dato che Paolo non era un mago con la sfera di cristallo, questi fatti di cui parla, che si sono adempiuti, deve averli conosciuti per Rivelazione da Dio, questa è una prova dell'esistenza di Dio, che ha rivelato a Paolo anche:
2Timoteo 3:1-5
1 Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; 2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3 senz'affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4 traditori, temerarî, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, 5 aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza.
Sembra che abbia visto uno qualsiasi dei tg italiani o del resto del mondo!
Di queste profezie ve ne sono centinaia nelle Scritture, basta cercarle.
Prove sono le testimonianze portate da chi ha ricevuto esperienze spirituali che nessuno ha il diritto di confutare, ovviamente devono essere coerenti con in modo in cui Dio agisce, poichè egli se deve comunicare lo fa tramite i Profeti
(Amos 3:7 madonne e santi non sono contemplati) e nessuno può affermare che non possa rivelare quello che vuole, quando vuole e che tutto sia già stato scritto, a meno che non abbia la presunzione di dire a Dio cosa può o non può fare.
Esistono testimonianze di chi Dio Padre lo ha visto con Gesù alla Sua Destra,
uno è Stefano (Atti 7:55-56) un' altro è Joseph Smith all'età di 14 anni:
**[...] -proprio in quel momento di grande allarme, vidi esattamente sopra la mia testa una colonna di luce più brillante del sole, che discese gradualmente fino a che cadde su di me. Era appena apparsa, che mi trovai liberato dal nemico che mi teneva legato. Quando la luce stette su di me, io vidi due Personaggi il cui splendore e la cui gloria sfidano ogni descrizione, ritti sopra di me nell’aria. Uno di essi mi parlò, chiamandomi per nome, e disse indicando l’altro: Questo è il mio Figlio diletto. Ascoltalo!
Ho citato due episodi, ma ve ne sono altri.
Le prove hanno un difetto, che se uno vuole le può rifiutare, far sparire, screditare per qualsivoglia ragione screditando chi le ha fornite.
Il difetto però non sta nella prova, ma nell'occhio di chi la esamina, se vengono rifiutate a priori per incredulità o peggio ottusa discriminazione rappresentata spesso con la critica fine a se stessa, nulla sarà mai sufficiente per provare alcunchè.
Questo è uno dei motivi per cui ad alcune domande il salvatore non rispondeva o ha risposto: in Matteo 16
1 Ed accostatisi a lui i Farisei e i Sadducei, per metterlo alla prova, gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo. 2 Ma egli, rispondendo, disse loro: Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia! 3 e la mattina dite: Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia cupo! L'aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni de' tempi non arrivate a discernerli? 4 Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, e segno non le sarà dato se non quello di Giona.
A proposito di scientismo. ottusità vs apertura mentale, spesso viene erroneamente tirata in ballo la teoria evoluzionistica e Darwin, con cui concordo per la parte veritiera perchè sono convinto che tutto il creato evolva e si adatti alle condizioni ambientali, ma egli non ha mai negato l'esistenza di Dio o meglio di un Primario e Supremo Creatore, era talmente avanti da paragonare l'intelligenza umana a quella divina:
*** "Nella vita, con le sue diverse forze, originariamente impresse dal Creatore in poche forme, o in una forma sola, vi è qualcosa di grandioso; e mentre il nostro Pianeta ha continuato a ruotare secondo l'immutabile legge di gravità, da un semplice inizio innumerevoli forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e continuano ad evolversi"
"Non posso per niente accontentarmi di vedere questo meraviglioso Universo e soprattutto la natura dell'uomo e di dedurne che tutto è il risultato di una forza cieca. Sono incline a vedere in ogni cosa il risultato di leggi specificamente progettate, mentre i dettagli, buoni o cattivi che siano, sono lasciati all'azione di ciò che si può chiamare caso.
«Un altro argomento a favore dell'esistenza di Dio, connesso con la ragione più che col sentimento, e a mio avviso molto importante, è l'estrema difficoltà, l'impossibilità quasi, di concepire l'universo, immenso e meraviglioso, e l'uomo, con la sua capacità di guardare verso il passato e verso il futuro, come il risultato di un mero caso o di una cieca necessità. Questo pensiero mi costringe a ricorrere a una Causa Prima dotata di un'intelligenza in certo modo analoga a quella dell'uomo; e mi merito così l'appellativo di teista. Questa conclusione, a quanto ricordo, era ben radicata nella mia mente al tempo in cui scrissi l'Origine delle specie.
E in una lettera così si espresse:
"Ma potrei dire che l'impossibilità di concepire che quest'universo grandioso e meraviglioso, con i nostri sé coscienti, sia scaturito dal caso, a me pare l'argomento principe a favore dell'esistenza di Dio; ma sebbene questo sia un argomento di valore effettivo, io non sono mai stato in grado di decidermi. Sono consapevole che se si ammette una causa prima, la mente brama ancora di sapere da dove questa è venuta, come si è generata."
Esiste una inquisizione alla rovescia, l'impegno profuso a confutare l'esistenza di Dio che a me risulta illogico da chi vuole dare lezioni di logica.
Si può semplicemente scegliere di vivere laicamente, dato che il libero arbitrio lo consente, invece di chiedere prove che si è già deciso di respingere o che si è convinti che non possano esistere.
Che non basti vedere per credere è stato evidente durante la Missione di Gesù Cristo, nonostante gli Ebrei fossero secoli che avevano simboli di Lui in tutte le loro Scritture, facevano sacrifici espiatori che simboleggiavano quello del Cristo per i peccati, avessero avuto grandi segni nell'Esodo, miracoli e guarigioni sotto gli occhi, proprio la classe sacerdotale e gli scribi non vollero riconoscere Gesù Cristo come il Messia promesso.
Nessuna prova avrà mai il potere di una testimonianza per rivelazione grazie all'applicazione della fede, ricevuta tramite lo Spirito Santo:
Ether 12:6 (LdM)
6 Ed ora io, Moroni, vorrei parlare un po’ riguardo a queste cose; vorrei mostrare al mondo che la fede consiste in cose che si sperano e non si vedono; pertanto non disputate perché non vedete, poiché non riceverete alcuna testimonianza se non dopo daver dato prova della vostra fede.
[Moroni 10:3-5 (****)]