Domanda:
Papa Benedetto XVI: Trovati i resti dell'apostolo Paolo?!?
anonymous
2009-06-29 10:22:39 UTC
Città del Vaticano - Papa Benedetto XVI ha rivelato stasera che è stata fatta una ricognizione, la prima nella storia, sulla tomba di Paolo che si trova sotto l'omonima Basilica a Roma e che sono stati trovati frammenti di ossa umane risalenti al primo-secondo secolo, oltre che grani d'incenso rossi e tessuti di lino. "Ciò - ha dichiarato - sembra confermare l'unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti mortali dell'apostolo Paolo".

"Siamo qui raccolti presso la tomba dell'apostolo il cui sarcofago conservato sotto l'altare papale é stato fatto recentemente oggetto di una attenta analisi scientifica", ha detto il papa concludendo stasera, nella Basilica di San Paolo a Roma, l'anno paolino, in ricordo del bimillenario della nascita dellapostolo delle genti.

"Nel sarcofago che non è mai stato aperto - ha spiegato il pontefice - in tanti secoli, è stata praticata una piccolissima perforazione per produrre una speciale sonda mediante la quale sono state rilevate tracce di un prezioso tessuto di lino colorato di porpora, laminato di oro zecchino e di un tessuto di colore azzurro con filamenti di lino. E' stata anche rilevata la presenza di grani di incenso rosso e di sostanze proteiche e calcaree. Inoltre piccolissimi frammenti ossei , sottoposti all'esame del carbonio 14 da parte di esperti ignari della loro provenienza sono risultati - ha aggiunto Benedetto XVI - appartenere a persona vissuta tra il primo e il secondo secolo".

"Ciò sembra confermare l'unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti morali dell'apostolo Paolo. Tutti questo riempie il nostro animo di profonda emozione".

L'articolo è di ieri.

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Quindici risposte:
anonymous
2009-06-29 11:17:46 UTC
Silvana, è inutile polemizzare, cogli sempre la palla? vero? sono state trovate delle ossa,si pensa siano di Paolo, punto.

Sai tu come andava vestito Paolo? Da quello che sappiamo i vestiti sontuosi possono essergli stai messi per la sepolture, in onore della persona che era, anche oggi se muore un parente lo vesti con il suo migliore vestito, o sbaglio!

Quanto a Pietro, tutti gli storici confermano che è stato a Roma!





Clemente Romano (ca. 96 d.C.) per primo parla della morte di Pietro e di Paolo, dicendo: "Per l'invidia e gelosia furono perseguitate le più grandi e più giuste colonne le quali combatterono sino alla morte. Poniamoci dinanzi agli occhi i buoni apostoli. Pietro che per l'ingiusta invidia soffrì non uno, ma numerosi tormenti, e così col martirio raggiunse il posto della gloria. Fu per effetto di gelosia e discordia che Paolo mostrò come si consegua il premio della pazienza …." (Clemente, 1 Corinzi V, 2-5)







Ignazio, vescovo di Antiochia, verso il 110 d.C. durante il suo viaggio verso Roma per subirvi il martirio, pur non ricordando il martirio dell'apostolo, scrive alla chiesa ivi esistente di non voler impartire loro "degli ordini come Pietro e Paolo" poiché essi "erano liberi, mentre io sono schiavo" (Ignazio, Ai Romani 4, 3). Siccome Pietro non scrisse alcuna lettera ai Romani, si deve dedurre che egli avesse loro impartito dei comandi di presenza.







Papia di Gerapoli, verso il 130 d.C. afferma che Pietro scrisse da Roma la sua lettera (Papia in Eusebio, Storia Ecclesiastica II, 15, 2), usando il termine figurato di Babilonia per indicare Roma.







Origene (185-254) è il primo a ricordarci che Pietro fu crocifisso a Roma con il capo all'ingiù. Egli infatti scrive: "Si pensa che Pietro predicasse ai Giudei della dispersione per tutto il Ponto, la Galazia, la Bitinia, la Cappadocia e l'Asia e che infine venisse a Roma dove fu affisso alla croce con il capo all'ingiù, così infatti aveva pregato di essere posto in croce". (Origene in Eusebio, Storia Ecclesiastica III, 1, 2).







Dionigi, vescovo di Corinto, verso il 170 d.C., in una lettera parzialmente conservata da Eusebio, attribuisce a Pietro e Paolo la fondazione della chiesa di Corinto e la loro predicazione simultanea in Italia dove assieme subirono il martirio. "Con la vostra ammonizione voi (Romani) avete congiunto Roma e Corinto in due fondazioni che dobbiamo a Pietro e Paolo. Poiché ambedue, venuti nella nostra Corinto hanno piantato e istruito noi, allo stesso modo poi, andati in Italia, insieme vi insegnarono e resero testimonianza (con la loro morte) al medesimo tempo" (Dionigi in Eusebio, Storia Ecclesiastica II, 25).







Clemente Alessandrino (150-215) ricorda che, "quando Pietro ebbe predicato pubblicamente la Parola a Roma e dichiarato il Vangelo nello Spirito, molti degli ascoltatori chiesero a Marco, che lo aveva seguito da lungo tempo e ricordava i suoi detti, di metterli per iscritto" (Eusebio, Storia Ecclesiastica VI, 14).







Tertulliano (160-240) ripete che Pietro fu crocifisso a Roma durante la persecuzione neroniana, dopo aver ordinato Clemente, il futuro vescovo romano (Scorpiace XV; Sulla prescrizione degli eretici XXXII); lo stesso Tertulliano ricorda anche il martirio comune di Pietro e Paolo a Roma, sottolineando come Pietro avesse sofferto lo stesso martirio di Gesù e come Paolo fosse stato ucciso come Giovanni Battista (Sulla prescrizione degli eretici XXXVI). Degna di nota è anche la testimonianza di Tertulliano, secondo la quale Giovanni battezzò con le acque del Giordano e Pietro con le acque del Tevere (Il Battesimo, IV)







Ireneo, vescovo di Lione (140-202), ricorda che "Matteo... compone il suo Vangelo mentre Pietro e Paolo predicavano e fondavano la chiesa …" e parla "… della chiesa grandissima e antichissima e a tutti nota, la chiesa fondata e stabilita a Roma dai due gloriosissimi apostoli Pietro e Paolo …. con questa chiesa, in ragione della sua origine più eccellente, deve essere necessariamente d'accordo ogni chiesa, cioè i fedeli che vengono da ogni parte ….la chiesa nella quale per tutti gli uomini sempre è stata conservata la tradizione che viene dagli apostoli …" (Contro le eresie III, 1-3)







Eusebio di Cesarea (260-337) ricorda come, sotto il regno di Claudio, la Provvidenza condusse Pietro a Roma per porre fine al potere di Simon Mago (Eusebio, Storia Ecclesiastica, II, 14). Egli inoltre ricorda come, a Roma, sotto l'impero di Nerone, Paolo venne decapitato e Pietro crocifisso (Eusebio, Storia Ecclesiastica, II, 25; Eusebio, Storia Ecclesiastica, III, 1).







Girolamo (347-420) scrive che "Simon Pietro venne a Roma per debellare Simon Mago …occupò a Roma la cattedra episcopale per 25 anni, fino all'ultimo anno di Nerone …..fu crocifisso con il capo all'ingiù e i piedi rivolti verso l'alto, dichiarandosi indegno di venir crocifisso come il suo Signore" (Gli uomini illustri I).
antoniuccio77
2009-06-29 10:38:46 UTC
Si può parlare di probabilità,dire che la tradizione,sembrerebbe essere confermata,ma affermare che quelle siano proprio le ossa di Paolo,non mi pare che il papa lo abbia detto,anche perchè sarebbe impossibile dimostrarlo.
Jebue
2009-06-29 10:31:33 UTC
Ma che bella analisi scientifica. qualcuno saprebbe spiegarmi la relazione necessaria tra le scoperte realizzate su quei resti e l'identita di appartenenza dei resti stessi? ma guarda tu..adesso trovo una pietra per strada e dimostro che con quella ci hanno lapidato Santo Stefano.
anonymous
2009-06-29 13:31:54 UTC
Apparte il fatto che nessun apostolo di Gesù (compreso Paolo),

andavano vestiti da abiti sontuosi come vesti di tessuto di lino e porpora e laminati di oro zecchino,questo cè lo dimostra l'apostolo Pietro quando disse:"oro e argento io non ne ho....",altrimenti avrebbe

detto allo zoppo una falsità.Nemmeno Cristo usava tali abiti come è

usuale ai papi,cardinali,vescovi e via dicendo.

Perciò che riguardi il martirio di Paolo a Roma e come del resto anche di Pietro da una attenta analisi biblica va presa delicatissima con le pinze.La tradizione romana e gli antichi storici a difesa del clero romano,affermano che Paolo sarebbe stato decapitato sulla via di Ostia

nel 64 d.C.,dalle letture agli epistole e da storici neutrali possiamo dedurre (cosa più attendibile),che Paolo venne assolto e liberato dalla sua prigionia e che riprese i suoi viaggi missionari verso l'Asia Minore

e la Macedonia.Un secondo arresto di Paolo e che secondo la tradizione sarebbe ritornato a Roma come prigioniero dove avrebbe poi subìto il martirio è solo una fantomatica eresia e che non presenta

prove assolutamente convincenti.Certamente subì il martirio ma non

a Roma.Come del resto la stessa cosa per l'apostolo Pietro.

Il vaticano e sostenitori scentifici di orientamento cattolico, possono affermare questo ed'altro,così come fecero con l'apostolo Pietro.

Ma le menzogne hanno la strada corta.Comunque sia,tutto ciò

è solo idolatria per attirare l'attenzione delle anime verso l'ovile cattolico.

L'apostolo Paolo non glì importava nulla del suo corpo carnale ma più

tosto della sua anima,e ne tanto meno insegnava di venerare i santi morti in Cristo o di costruire un monumento alla gloria dell'uomo.

Ciao!
anonymous
2009-06-29 11:12:53 UTC
Non cambia molto nella nostra vita, se bastasse questo a rendere migliore il mondo saremmo tutti santi. Ieri ho visto una famiglia che doveva uscire di casa perché non aveva piu soldi, hanno perso il lavoro con un figlio ammalato. Ma come si sa ormai nessuno guarda in faccia a nessuno, si guarda piu il grande spettacolo che la realtà. Non so cosa è costata tutta l' impresa, sicuramente molto, considerando che sono tutti specialisti. Sicuramente una piccola parte avrebbe cambiato la vita ai quei poveretti.
anonymous
2009-06-29 10:28:06 UTC
cosa c'è da pensare?

copia e incolla stupendo....ti basta?
anonymous
2009-06-29 10:27:50 UTC
se ne è così sicuro, le ha messe lui quelle cose..

speriamo che non scavi più, o cadrà nell' Inferno
effe erre
2009-06-29 23:34:57 UTC
Ottima operazione di marketing.
Scorned
2009-06-29 12:59:55 UTC
Eh sì, solo il fatto che sia vissuto fra il primo e il secondo secolo e che indossasse vestiti tinti di porpora identifica il cadavere proprio come Paolo!

Ma per piacere...
Sil.Rho. Dio è immensamente ok!
2009-06-29 10:47:13 UTC
Come le ossa di Pietro che a Roma non c'è stato mai?Intanto non credo proprio che Paolo si vestisse di vestiti laminati di oro,lui Gesù l'ha seguito in ogni esempio,anche nei vestiti,quindi è meglio che si diano da fare a cercare la Verità che è solo Gesù e non seguire altri sentieri.
?
2017-01-04 01:25:07 UTC
ma ha fatto una giusta (abolire il lembo) e questa sbagliata. anzi . i santi non li nomina nessuno .o sono santi o non lo sono. l. a. parola di Dio cube a ognuno di noi :"siate santi perché io sono santo!" a million pietro a million:sixteen
tamburino nero
2009-06-29 23:41:25 UTC
Ciò sembra confermare.

Mi sembra un annuncio estremamente prudente. Non viene chiesto a nessuno di aderire supinamente a questa supposizione.

A me francamente cambia poco o nulla, mi interessa anzi veramente molto poco sapere se quei resti sono di San Paolo o di un altro importante personaggio.

Se sei tu invece interessato, perchè non chiedi di accedere al materiale documentale sulla base del quale hanno indotto il Papa a fare la sua dichiarazione?
anonymous
2009-06-29 13:43:35 UTC
Che sia proprio Paolo non si può dire con certezza ,perchè non si ha il suo dna.Ma noto con un certo stupore che da Paolo,si è finiti a parlare di Pietro e mentre un utente ha riportato testimonianze antichissime,a favore della presenza di Pietro a Roma,il resto si è limitato a dire che Pietro non è mai stato a Roma.Ora,io leggendo dal di fuori,a chi dovrei credere?Ad uno che cita fonti storiche antichissime o a chi fa di testa sua e dice che Pietro non è mai stato a Roma?Perchè non si riportano testimonianze altrettanto antiche,magari delle chiese di appartenenza ,per controbattere ?
?
2009-06-29 10:44:15 UTC
Ci sono voluti due mila anni.

Ma non fa niente, adesso recuperiamo il denaro perduto, sotto con la venerazione dell' Apostolo Paolo.

L' Apostolo Paolo per chi non lo sapesse sta in Cielo con Gesù Cristo e quindi è immortale.

Avendo vinto il mondo con la sua testimonianza e la sua predicazione.

ciao
anonymous
2009-06-29 10:32:16 UTC
Se è vero che sono i suoi resti, sarebbe molto bello....


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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