Domanda:
Questo messaggero di cui parlò Gesù, era Maometto?
anonymous
2010-01-20 16:10:18 UTC
Sura LXI As-Saff (IRanghi Serrati) (6)

"E quando Gesù figlio di Maria disse: " O figli d'Israele, io sono veramente un Messaggero di Allah a voi inviato, per confermare la Torah che mi ha preceduto, e per annunciare un Messaggero che verrà dopo di me, il cui nome sarà Ahmad". Ma quando questi giunse con prove incontestabili, dissero: "Questa è magia evidente"."

"Dal libro Biblion-il libro della conoscenza di Mirko Pacifici":

A Maometto fu rivelato un messaggio in una forma del tutto innovativa rispetto a quanto era stato fatto per i precedenti, in quanto i Creatori (Elohim) comunicarono con lui mentalmente, dettandogli personalmente nel corso degli anni le varie sure del libro, che poi sarebbero diventate l'odierno Corano.sebbene il Corano conservi nelle varie traduzioni il senso del messaggio inviato, nella lingua originale, cioèl'arabo, esso è qualcosa di incredibilmente affascinante e melodico, tanto che per queste sue qualità all'inizio Maometto fu scambiato per un poeta. Quando poi gli uomini capirono che il Profeta non era un intrattenitore, ma diceva di parlare da parte dei Creatori, allora cominciarono non solo a deriderlo, ma anche ad odiarlo, tanto da volerlo uccidere, poiché ciò che diceva andava contro le usanze e le credenze del tempo.
Maometto fu per questo costretto a cambiare città e si diresse verso quella che poi sarebbe divenuta Medina, dando inizio all'egira, in arabo higra, che vuol dire emigrazione, ma non nel senso odierno del termine, in quanto essa simboleggia la rottura del Profeta con il clan e la tradizione.
Ancora oggi, il primo giorno dell'anno uno, del calendario islamico, coincide con il 16 luglio del 622 d.C., anno in cui Maometto raggiunse l'oasi di Yathrib, che verrà poi rinominata al-Madina, che vuol dire "la città". Ciò segnava l'inizio dell'opera di creazione di uno stato islamico, non più basato sulla legge della famiglia, ma fondato sulla credenza del messaggio incarnato dal Corano, che non fu nell'ordine in cui oggi appare, in quanto a differenza dei precedenzi testi "sacri", non c'è effetivamente una linea storica con la quale esporlo, poiché fu reso noto a Maometto tramite la dettatura di gruppi di versi estesasi nell'arco di 20 anni. In seguito però tale messaggio fu diviso in 114 sure, o capitoli, in ordine di lunghezza pressocché decrescente, se si esclude la prima sura chiamata " L'aprente ", in arabo Al-Fatiha.
Nei 6234 versetti numerati e 112 non numerati, i nostri Creatori sono quasi sempre indicati dalla prima persona plurale, come nella più antica Torah in lingua ebraica, così da rendere più chiara ed esplicita la loro vera natura: Ci sono però alcune parti in cui si fa riferimento ad una singola entità creatrice, Allah, concepita e ritenuta necessaria a quel tempo per non deviare gli esseri umani verso il politeismo e verso fantasie del paganesimo. L'uso contemporaneo del singolare e del plurale, presenti nello stesso contesto, sarebbe dovuto servire agli esseri umani del più immediato futuro per capire meglio la verità sull'origine dei loro Creatori. Il singolare sta ad indicare infatti la civiltà degli Elohim, mentre il plurale intende specificare la molteplicità degli individui che la costituiscono.
Ad esempio si capisce chiaramente nella Sura VI, dove vengono spiegate alcune delle ragioni che portarono alla creazione del nuovo messaggio, che coloro che rivelarono il Corano sono in realtà una collettività o gruppo di individui, cioè i rappresentanti del governo del pianeta dei Creatori."

Attendo le vostre considerazioni, grazie e scusate se ho scritto troppo!
Sei risposte:
giulietta
2010-01-20 21:05:14 UTC
Per chi scrive quelle cose, puo` darsi.

Quello che non convincera` mai nella visione generale e` il punto di partenza. Dio crea, l' uomo pecca e viene allontanato con la morte. Ma poi Dio e` sempre li` a mandare rivelazioni e lettere d' amore all' umanita`. Visto che i mali li abbiamo sempre sotto gli occhi, adesso che ci ha buttati fuori dall' Eden, cosa continua a mandare ambasciatori a farsi lapidare e uccidere? Non puo` aspettare alla fine per regolare i conti? Oramai ci ha buttati fuori, quindi il buon senso direbbe di togliere il disturbo e aspettare dall' altra parte. Tra l' altro, questi ambasciatori sono accettati e credibili fino ad un certo punto. Se Dio doveva scrivere tutta questa fiumana di parole, non era piu` prudente mettere piu` cartelli di pericolo in quel bel giardino abitato da serpenti? Io non ho mai avuto l' esperienza di forzare il mio amore verso una persona. Ci provo, ma se non e` gradito ci rinuncio per rispetto verso quella persona. Non sono abituato ad essere possessivo della gente. Ma Dio qui ( e Corano e Bibbia ) e` descritto troppo possessivo di quanto ha creato con amore e benevolenza. Pretendere senza esserne richiesto, mi sembra un comportamento esagerato. Capisco che lui sara` il Padrone di tutto, ma un po' di silenzio e rispetto per chi gia` fatica a vivere per colpe che non ha commesso direttamente penso di aver ragione di esigerlo. Aspetti dall' altra parte, che qui siamo ancora in tanti che facciamo del nostro meglio per vivere in pace. Tutte quelle lettere sante di cui ci vuole anche un interprete per decifrarle, le tenga nel suo cassetto. Non capita a nessuno questo dilemma nel ragionamento? Senza cattiveria : un po' di rispetto delle punizioni ricevute e che stiamo scontando, perche` anche di queste ci sarebbe da ridire. Qui il processo e` tutto da rifare.
Zanzar
2010-01-21 07:02:06 UTC
Molti musulmani credono di riconoscere in un passo del Vangelo di Giovanni il riferimento a Gesù ricordato nel Corano.

Soltanto è certamente improprio, nel caso della Rivelazione data a Muhammad, parlare di creatori al plurale (Elohim), dal momento che l'intero Corano è pervaso da ribadimenti sull'unicità di Dio. Vi ' addirittura una sura dedicata solo alla definizione del monoteismo: "Di' Egli Allah è unico, Allah è l'Assoluto). Che Al-lah, Il Dio, sia uno solo è il messaggio principale contenuto nel Corano.

Esistono poi, tra le creature che egli ha posto nell'Universo, oltre agli uomini, anche i mala'ika e i Jinn. Questi ultimi sono stati considerati divinità dagli uomini, che nel corso della storia li hano incontrati, comeafferma lo stesso Corano, ma essi non sono altri dei, bensì altre creature del Dio unico.

E la rivelazione fu comunicata a Muhammad da un solo essere, Jibril, Gabriele, che è uno dei mala'ika, creatura e servo di Dio.
raganellastupita
2010-01-20 16:27:04 UTC
ognuno crede quel che vuole

ma se l'albero si riconosce dai frutti

non me la dai a bere
anonymous
2010-01-20 18:09:49 UTC
essendo fantasia.. tutto è possibile





@ Ike

non capisci che l'importante è osannare un ometto?

che sia esistito o pura fantasia, non importa
SHIMIZU SOTTO SFORZO
2010-01-20 16:13:58 UTC
puo' anche darsi
Michele
2010-01-20 17:34:59 UTC
Basandomi sulla Bibbia di Gerusalemme, si può chiaramente capire che Maometto con il Cristo e con Dio non ha avuto nulla a che fare.



Maometto andò contro le regole dell'Onnipotente, andò contro la Parola del Cristo e, addirittura, violò i comandamenti di Mosè.



Inoltre: Perchè Gesù, essendo Figlio dell'Altissimo, dovrebbe inviare un profeta che NON è figlio di Dio? Che senso avrebbe avuto? Dio prima scende in terra facendosi uomo, per avvisare che arriverà un tizio a portare la Sua Parola? Gesù questo non l'ha mai fatto.



È come se il Papa andasse in un Paese straniero ad avvertire dell'arrivo del suo Segretario di Stato. Non è logico.


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