Domanda:
Ci sono delle analogie cistiano/mitologiche( Cristo Ercole)?
2013-03-30 03:07:16 UTC
Leggendo la narrazione del mito di prometeo ho considerato delle analogie tra cristianesimo e mito classico. Queste mie considerazioni traccerebbero una rivisitazione differente però rispetto alle tesi di alcune correnti new age ( uso questo termine ,che e' anche pertinente, per accorparle identificandole per origine tenporale e in un solo genere).
La narrazione di Eschilo raffigurerebbe un semidio buono,un titano ( prometeo) che ricorderebbe per alcuni versi il più maligno lucifero cristiano.Nel senso che entrambi apparterrebbero alla categoria dei "fallen Angel",in gergo.Prometeo e' un ibrido tra umano e divino.Lucifero un ibrido tra un angelo, però contaminato da desideri e impulsi del tutto terreni.Entrambi vennero o verranno scagliati al centro della terra,negli inferi abissi.
La figura di Cristo invece,se paragonata ( ad opera di pura elucubrazione mentale) agli eroi del mito greco corrisponderebbe ad Ercole e non a Prometeo secondo me.
Prometeo infatti confida nella venuta di un liberatore,che prende appunto il nome di Eracle.
Il Cristo viene a liberare gli uomini dal peccato originale,mentre il semidio Ercole libererebbe dal male ingenuamente compiuto il luciferino prometeo.
Cosa ne pensate?
Dodici risposte:
teologo cattolico
2013-03-30 04:09:45 UTC
tutto è analogo a tutto, vi sono sempre identità e differenze. Una scarpa ha dei caratteri identici ad una ciocca di capelli, ma non tutti, altrimenti sarebbe la stessa cosa
?
2013-03-30 10:42:50 UTC
Diciamo che ci sono alcune cose da rivedere...



Innanzitutto, quando rifletti su un mito, non puoi considerare solo una delle sue tante versioni (specie se, come quella di Eschilo, è una versione a) teatrale e b) recente).

Inoltre, nella mitologia cristiana ed ebraica, Lucifero è il male, non il bene, e si rivolta coscientemente a Yahwè per arroganza ed ambizione personale.

Nel mito greco invece, fatto questo comune a tutte le versioni che mi vengono in mente del mito di Prometeo, il titano è buono, mentre Zeus è "cattivo" (le parti sono rovesciate) e il mito quindi si affianca a tanti altri che hanno questo doppio tema comune: da una parte, l'invidia e la gelosia degli dèi verso gli uomini che hanno (troppo) successo; dall'altra, la giusta punizione di coloro che hanno osato sfidare gli dèi (senza che però vengano davvero visti come "cattivi" dagli uomini).



Probabilmente c'è un medesimo archetipo alla base delle figure di Lucifero e Prometeo e delle loro vicende (e ancor di più tra Prometeo ed il serpente dell'Eden). Però non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, poiché, come ho evidenziato, la questione è stata risolta in modo differente e diametralmente opposto dalle due culture: da una parte, un cieco servilismo ed un'assoluta sottomissione da parte di Ebrei e Cristiani a Yahwè; dall'altra sì un dovuto rispetto verso gli dèi, ma soprattutto una sentitissima ed umanissima solidarietà verso Prometeo & Co.



Quanto a Cristo ed Ercole, boh... Ercole è un eroe terreno, civilizzatore: non porta il messaggio di un futuro regno del dio in terra o di una rinascita dopo la morte (egli sì fa avanti e indietro dagli Inferi un paio di volte, ma sempre da vivo e per ben altri motivi che la resurrezione personale).



Insomma, cercare tutte queste corrispondenze tra personaggi mitologici caratterizzati da contesti culturali così differenti, secondo me, è una gran perdita di tempo: interessante sì notare la presenza di archetipi, ma si tratta appunto di archetipi che poi si evolvono in maniere completamente diverse nei vari contesti, non di personaggi fatti con lo stampino. E' molto più utile ed interessante invece notare le differenze piuttosto che le somiglianze.



@flutist:

"Ma tenendo per buona la mitologia giudaico-cristiana, penso che siano molto più forti le analogie con la mitologia norrena."

E infatti si sospetta che i cari monaci che ci hanno passato i miti scandinavi, li abbiano involontariamente "sfumati" dandogli un aspetto più "cristiano"... O perlomeno immagino che tu ti riferisca al Ragnarok...



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1) hai parlato di hybris e nemesis dopo che io ti ho risposto...

2) io non ho contestato la proposta di somiglianza lucifero-cristo (e perché avrei dovuto, visto che non l'hai fatta?) ma lucifero-prometeo e cristo-eracle.

3) "Trovo assolutamente inutile invece quanto proponi,cioè osservare le differenze tra i vari miti,che e' ovvio che ci siano.Semmai ha senso quanto hanno fatto i docenti di mitologia comparata,studiarne le analogie ( che esistono) al fine di comprendere degli aspetti trascurati delle varie religioni, o miti, che dir si voglia."

Considerare le analogie era utile quando si voleva dimostrare che i miti di tutto il mondo hanno origini comuni (parliamo di decenni fa). Ora che si sa dell'esistenza degli archetipi (e qui la questione è più psicologica che storica) ciò è scontato e quindi mettersi a dire tizio=caio, gesù=sempronio è inutile, poiché è ovvio (quantomeno per gli addetti ai lavori, mentre lo stupore degli esterni è prevedibile). Proprio per questo invece sono le differenze che contano, poiché I) non sono affatto ovvie come dici: se tutti i miti hanno origini comuni (gli archetipi), perché non sono tutti uguali? perché le religioni non sono tutte uguali? perché le culture non sono tutte uguali? Esaminare le analogie non dà risposta a queste domande.

II) le differenze mi permettono di capire lo sviluppo del mito, cosa è stato aggiunto, cosa tolto, cosa mutato e perché. Con le analogie, proprio perché analogie, proprio perché vacche nere in una notte senza luna, tutto ciò non è possibile.



Però forse comprendo comunque perché preferisci ragionare così...
?
2013-03-30 11:06:51 UTC
Tra Prometeo e Lucifero il nesso è evidente. Tra Ercole e Gesù non ci trovo alcuna somiglianza, se non forzata.
?
2013-03-30 11:05:42 UTC
per averci fatto del male?

ci ha donato l'intelligenza e ci ha sempre difeso.



Apparte il fatto che il Grande Padre non era un' ibrido, lui è un Dio.

E poi non era neppure "servo" e neppure un "angelo" del Dio cristiano, ma bensì era il fratello minore e hanno potenze pari.



Io non credo nell' esistenza di un paradiso - purgatorio -inferno , ma credo esistano 4 dimensioni e che il Grande padre stia nell'ultima ,ovvero la quarta, dove li si raggiunge la sua grazia.



Ma se vogliamo tener buona sta cosa delle 3 regioni divine, Il Grande Padre Enki non è stato esiliato nè cacciato , ma è stato lui che ha deciso di scendere per stare vicino a noi e proteggerci.



@ scusami se mi intrometto ma.. hai scritto "apparte casi eccezionali e discutibili dagli esorcisti" , volevo dirti una cosa : gli esorcismi non esistono.

Esistono persone pazze con problemi mentali che dovrebbero andare da uno bravo psicologo.

Gli dèi o le dee NON possono entrare dei nostri corpi senza che noi gli invochiamo ( ovvero chiedere che si manifestino tramite noi).

È un po come la storia dei miracoli, c'è ancora chi ci crede.. ma in realtà non è evento divino! Bensì è quella forza che scaturisce la mente dal desiderio.
?
2013-03-30 10:47:43 UTC
Ponendo come postulato l' esistenza di JHWH e di Satana, io non potrei mai immaginare che un essere che abbia visto l' onnipotenza di Dio si sia potuto ribellare ad esso.



Se Satana esiste e compie il male, lo fa su ordine divino.





Ma tenendo per buona la mitologia giudaico-cristiana, penso che siano molto più forti le analogie con la mitologia norrena.

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@ Alexander: sì, mi riferisco alle opere che predicono il Ragnarǫk.

Comunque non penso che siano state traviate dai monaci.



E' molto più probabile che i predicatori ne abbiano approfittato per convertire quei poveretti.

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@ The Phare: questo solo se accettiamo la Scrittura, che è un palese falso contraddittorio, frutto di allegri mischioni sincretisti di mitologie della zona.
La Voce
2013-03-30 10:22:52 UTC
Ercole e Prometeo come tu stesso hai detto correttamente sono miti; Gesù è realmente esistito, ha avuto moltissimi testimoni oculari dele sue opere e della sua risurrezione; non vi sono analogie.
Bagnino™
2013-03-30 10:18:14 UTC
Di analogie ne troverai a bizzeffe, in ogni forma di religione e cultura che affondi le radici nella mitologia, rimanendo al Cristo, certo la nascita da una vergine trova analogie in molti altre figura come Mithra e figure dell'induismo, nonché in quelle egizie.

I testi narrativi andrebbero epurati da tutte le forme di esagerazione che fanno parte di chi ingigantiva le gesta dei propri popoli in guerra legandole al loro dio o ai loro dei, non c'è popolo che non lo abbia fatto, vedi ad esempio anche nell'ebraismo le gesta di Mosè, certamente esagerate e certamente prese in parte anche da culture precedenti a quella ebraica (innegabile è il parallelismo fra la Genesi e il poema del Gilgamesh)

Nel caso di Cristo la questione che non si riesca a comprendere è come un tale presunto mito sia nato in una società che abiurava ogni altra forma di adorazione che non fosse la propria e che vedeva nascere un messia ogni 3 giorni, ma un messia guerriero e liberatore, appunto come una sorta di Ercole, non si comprende come da quella piccola provincia che non produceva nulla, mentre vi erano altri luoghi ben più acculturati e dal passato glorioso, come la Grecia, l'Egitto e le parti di Babilonia, si sia potuto diffondere come un virus in tutto l'impero, certo in questo processo è fondamentale l'intervento di Paolo di Tarso senza il quale, probabilmente quella di Gesù sarebbe stata una delle tante storie di un rabbi nato in Giudea.
2013-03-30 10:13:19 UTC
I miti sono modelli di comportamento, favolette con fine moralistico per insegnare ai "ai pikkoli pampini kattifi e pekkatori" che devono ubbidire ai comandi inculcati e basta.

Niente libero pensiero = niente libera azione/vita.
Laura
2013-03-30 11:17:59 UTC
no vabbè, ha ragione alexander, dai.



che lavoro ti poni di fare, prendendo generici punti vagamente simili tra miti diversi e affiancandoli senza una base testuale (e contestuale)? i greci (e i latini) erano popoli indeuropei, gli ebrei (e i primi cristiani) erano un popolo semitico. questo chiude alla base qualsiasi possibilità di miti comuni. o meglio, credi che ci siano? dimostralo portando testi indicativi di questo contatto e dai una datazione di massima. vuoi invece dire che si sono sfruttate queste affinità per riletture e sovrapposizioni posteriori? anche qui, testi e date. in particolare poi sapendo che satana è stato associato a lucifero (non a prometeo) ed ercole a san michele.



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allora, cerca di scindere le cose.

o parli di psicologia, e allora puoi tirare fuori archetipi, inconsci, ecc, o parli di filologia, e allora ti basi su documenti (anche non scritti, se proprio vuoi). i "misti" sono rischiosi e cmq i loro risultati devono restare nel "misto" e non possono essere classificati come filologia, perché i metodi di base sono diversi.



io non ho detto che non ci possono essere contaminazioni tra il mondo ellenistico/romano e il messaggio cristiano. anzi, più o meno le conosco anche pure, e sono tutte circostanziate. se tu vuoi proporne altre, devi fare lo stesso. non ha senso che per rimediare a un errore ne fai un altro.
?
2013-03-30 10:11:51 UTC
si è cosi. tutti i miti e le religioni hanno le loro basi comuni negli archetipi dell'inconscio.



di sicuro se leggi la mitologi nordica, quella indu, quella cinese, quella egiziana trovi una simile figura del salvatore/liberatore





hai mai visto il film Zeitgeist ?



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ma scusa, quindi il fatto che prometeo ha donato il fuoco agli uomini è un fatto negativo? la tecnologia(il fuoco che simbolizza la tecnologia) ci sarebbe stata donata dal diavolo? no perche allora abbiamo sbagliato il personaggio da venerare!

e dio ci voleva tenere senza il fuoco, ma ti rendi conto?



poi prometeo non fu scagliato da nessuna parte. lui fu incatenato sul monte elbrus, nel caucaso, dove un falco gli avrebbe mangiato il fegato per l'eternita, perche il fegato ogni giorno sarebbe ricresciuto



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ah interessante la tua teoria del sapere proibito...non l'avevo vista da questo aspetto :)



personalmente ritengo però che la cosa sia troppo pessimista e oscurantista visto da questo lato...come se gli umani si meritassero di vivere nell'oblio... non staremmomica adorando il lato sbagliato delle divinita?



io personalmente ho sempre identificato prometeo con il salvatore gesu cristo, in quanto offriva la salvezza all'umanita, cioe la tecnologia/fuoco con cui avrebbe potuto sopravvivere nel mondo in quel momento ostile e selvaggio. in pratica portava la luce divina all'umanità, la salvezza



eracle, di cui sinceramente ora non ricordo precisament ela storia, non lo ho mai visto come salvatore dell'umanita, al massimo ha salvato un paio di specifiche persone, e ha intrapreso le sette fatiche per un fine personale suo, se nn ricordo male







ah mi sono incuriosito,(curioso come lucifero significhi portatore di luce!) e leggi qua:

(copiato da wikipedia, molto interessante)



Accanto alla tradizione teologica e letteraria riguardo Lucifero si sviluppò, già nei primi tempi di fioritura e di espansione delle dottrine cristiane, una corrente gnostica che tentò la reinterpretazione della figura luciferina in chiave salvifica e liberatrice per l'uomo dalla tirannia del Dio Creatore. Secondo tale dottrina, che ha radici tanto nel Marcionismo quanto nel Manicheismo, il serpente/Lucifero descritto nel Genesi sarebbe colui che ha indotto l'uomo alla conoscenza, la scientia boni et mali, e dunque all'elevazione dell'uomo a divinità, pur contro la volontà del Dio supremo che avrebbe voluto invece mantenere l'uomo quale suo suddito e schiavo(!!!!!), cioè quale essere inferiore.

In tale dottrina il nome Satana scompare quasi del tutto in favore del nome Lucifero, che viene interpretato alla lettera come "Portatore di luce" e viene perciò eletto quale salvatore dell'uomo. Tutto ciò è in evidente antitesi con la concezione classica del Cristianesimo, secondo la quale invece l'aspetto luminoso di Satana è solo un mascheramento e uno strumento di seduzione



[...]

Tutta questa enorme cultura, la cui matrice luciferica è rimasta sempre più o meno celata, può essere compendiata nel termine luciferismo (o luciferianesimo) inteso come controparte del satanismo, ove quest'ultimo accetta l'identificazione di Lucifero e Satana e anzi venera proprio l'aspetto tenebroso e demoniaco di Lucifero/Satana, mentre la visione luciferiana usualmente non accetta tale identificazione oppure l'accetta solo per risolvere l'aspetto satanico nell'aspetto luciferino (cioè l'aspetto tenebroso nell'aspetto luminoso). Posto che satanismo e luciferismo non si oppongono l'uno all'altro, il culto di Lucifero come entità spirituale oppure più semplicemente come simbolo ideale ha come presupposti teologico-filosofici l'identità fra Dio e Sophia (la Sapienza) e dunque la divinità della luce di conoscenza nell'uomo, nonché infine la benignità essenziale di qualsiasi entità che sia Portatore di luce, cioè portatore di conoscenza. Secondo tale visione dunque Cristo e Lucifero o sono figure complementari oppure sono addirittura la stessa persona in due aspetti e momenti diversi(!!!!!!), per cui il Satana che compare nei Vangeli sarebbe stato anche il tentatore di Lucifero all'inizio dei tempi (il che presuppone la non-identità fra Lucifero e Satana). Tutto ciò rimane però senza basi teologiche o scritturali, esclusa una libera interpretazione in cui un principio delle filosofie orientali quale la complementarietà di Bene e Male è eretto a criterio di lettura di un testo che non appartiene all'Oriente e che fondamentalmente non condivide tale principio



ora sono ancora piu confuso... quali sono i cattivi e chi i buoni???





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guarda ho trovato queste analogie tra prometeo e gesu

http://www.alateus.it/ra.htm
SonoUnoSpettro
2013-03-30 10:10:58 UTC
Penso siano buone considerazioni.
?
2013-03-30 10:16:17 UTC
Il cristianesimo, la resurrezione e così via provengono dal culto di Mitra, che resuscitò tre giorni dopo la morte ecc. Procurati un buon libro, ad esempio " La storia del cristianesimo" di Panfilo Gentile, edizioni BUR, 6 euro dove troverai turre le risposte che vuoi.


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