I miracoli, intesi come “sospensione delle leggi di natura”, non esistono: anche secondo alcuni teologi moderni come Durfur e Fitzmyer o di esponenti del clero cattolico come Jaki Stanley, le cui teorie sono ormai state largamente accolte, anche da parte del clero, i fenomeni miracolosi sfrutterebbero meccanismi naturali. Secondo questa tesi, Dio si servirebbe delle leggi fisiche per inviare agli uomini segnali che li inducano a credere in lui.
Dal punto di vista logico, la credenza nel miracolo è una offesa a Dio, perché il miracolo sarebbe un’implicita ammissione che Dio stesso ha sbagliato: avendo tralasciato qualche regola o meccanismo in quella natura che egli ha creato, essa risulterebbe imperfetta e genererebbe dolore e sofferenza. In sostanza, secondo l’opinione del filosofo Voltaire, il miracolo apparirebbe come una sorta di riparazione di Dio che deve ricorrere a interventi straordinari per correggere errori e dimenticanze proprie.
Inoltre come concepire, senza offenderlo, che l’Onnipotente abbia creato un cosmo infinitamente grande e complesso, con galassie, miliardi di stelle, pianeti, nebulose, leggi fisiche estremamente raffinate come la meccanica quantistica e la relatività generale, per poi adottare espedienti da circo equestre (statue lacrimanti, effetti ottici in cielo, ecc.) per sbalordire gli uomini? Se un uomo non prova stupore davanti al firmamento, perché dovrebbe sbalordirsi per i miracoli?
Osservò poi il filosofo Kant: il fatto che Dio distribuisca guarigioni in modo assolutamente parziale ad un limitato numero di persone, rappresenta una profonda ingiustizia di una divinità iniqua e perversa. Per quale motivo, dei 300 milioni di pellegrini che in 145 anni sono andati a Lourdes a chiedere la guarigione, solo 66 (datodi fine 2002) hanno ottenuto un miracolo (riconosciuto dalla Chiesa)? Chi dispensa miracoli agli induisti, ai buddhisti e agli altri 5 miliardi di persone al mondo che non sono cristiane?
Su questi argomenti i credenti non capiscono o non vogliono capire, ma soprattutto non sanno utilizzare gli attrezzi del mestiere, ossia non conoscono i fondamenti teorici della dottrina alla quale affermano di appartenere.
P.s.
Una percentuale dello 0,0022% (66 miracoli su 3 milioni di malati) rappresenta un dato pessimistico rispetto al dato riguardante le guarigioni che normalmente si verificano inambito ospedaliero o domestico. Questo vuol dire che ci sono maggiori probabilità di ottenere la guarigione restando nel proprio letto o in ospedale, piuttosto che recandosi a Lourdes