"La vita è un mistero, il che significa che la mente razionale non è in grado di comprenderla. Per questo dovete svegliarvi, e improvvisamente vi renderete conto che la realtà non è problematica: il problema siete voi"
(Messaggio per un'aquila che si crede un pollo, tratto da Il mondo non ha niente che non va)
Ho letto solo questo... e posso capire che è di certo uno che la sa molto molto lunga.. :)
Per quanti non lo sanno:
Questo è quello che Ratzinger dice di Lui:
De Mello e la Chiesa [modifica]
Nel 1998, già dopo la sua morte, alcune delle opinioni espresse nei libri di De Mello furono dichiarate incompatibili con la fede cattolica da parte della Congregazione della Dottrina della Fede. L'allora cardinale Joseph Ratzinger, che più tardi sarebbe diventato Papa Benedetto XVI, scrisse per la Congregazione:
« Il Padre Gesuita indiano Anthony de Mello è molto noto a motivo delle sue numerose pubblicazioni che, tradotte in diverse lingue, hanno raggiunto una notevole diffusione in molti paesi, anche se non sempre si tratta di testi da lui autorizzati.
Le sue opere, che hanno quasi sempre la forma di brevi storie, contengono alcuni elementi validi della sapienza orientale che possono aiutare a raggiungere il dominio di sé, rompere quei legami ed affetti che ci impediscono di essere liberi, affrontare serenamente i diversi eventi favorevoli e avversi della vita.
Nei suoi primi scritti in particolare, padre De Mello, pur rivelando evidenti influssi delle correnti spirituali buddiste e taoiste, si è mantenuto ancora all'interno delle linee della spiritualità cristiana. In questi libri egli tratta dei diversi tipi di preghiera: di petizione, di intercessione e di lode, nonché della contemplazione dei misteri della vita di Cristo, eccetera.
Ma già in alcuni passaggi di suoi lavori giovanili e maggiormente nelle sue ultime pubblicazioni, si nota un progressivo allontanamento dai contenuti essenziali della fede cristiana. Alla rivelazione, avvenuta in Cristo, egli sostituisce un'intuizione di Dio senza forma né immagini, fino a parlare di Dio come un puro vuoto. Per vedere Dio non ci sarebbe che da guardare il mondo. Nulla si può dire su Dio, l'unica conoscenza sarebbe la non conoscenza. Porre la questione della sua esistenza sarebbe già un nonsenso. Questo apofatismo radicale porta anche a negare che nella Bibbia ci siano delle affermazioni valide su Dio.
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In altri passi il giudizio sui libri sacri delle religioni in generale, senza escludere la stessa Bibbia, è anche più severo: essi impedirebbero che le persone seguano il proprio buonsenso e le fanno diventare ottuse e crudeli. Le religioni, inclusa quella cristiana, sarebbero uno dei principali ostacoli alla scoperta della verità. Questa verità, d'altronde, non viene mai definita nei suoi contenuti precisi. Pensare che il Dio della propria religione sia l'unico sarebbe, semplicemente, fanatismo. "Dio" viene considerato come una realtà cosmica, vaga e onnipresente. Il suo carattere personale viene ignorato e in pratica negato.
De Mello mostra apprezzamento per Gesù, del quale si dichiara "discepolo". Ma lo considera come un maestro accanto agli altri. L'unica differenza con gli altri uomini sarebbe che Gesù era "sveglio" e pienamente libero, mentre gli altri no. Non viene riconosciuto come il Figlio di Dio, ma semplicemente come colui che ci insegna che tutti gli uomini sono figli di Dio.
Anche affermazioni sul destino definitivo dell'uomo destano perplessità. ... In diverse occasioni si dichiara irrilevante anche la questione del destino dopo la morte. Deve interessare soltanto la vita presente. Quanto a questa, dal momento che il male è solo ignoranza, non ci sarebbero regole oggettive di moralità. Bene e Male sarebbero soltanto valutazioni mentali imposte alla realtà.
Coerentemente con quanto esposto finora, si può comprendere come secondo la logica dell'autore qualsiasi credo o professione di fede sia in Dio che in Cristo non può che impedire l'accesso personale alla verità. La Chiesa, facendo della Parola di Dio nelle Sacre Scritture un idolo, avrebbe finito per scacciare Dio dal tempio. Di conseguenza essa avrebbe perduto l'autorità di insegnare nel nome di Cristo.
Con la presente Notifica, nell'ottica di tutelare il bene del fedele cristiano, questa Congregazione dichiara che le posizioni summenzionate sono incompatibili con la fede cattolica e possono causare grande danno.[1] »
Più tardi questa dichiarazione venne tuttavia modificata, inserendo al termine dei libri di De Mello una Notifica più semplice:
« I libri di Padre Anthony de Mello sono stati scritti in un contesto multi-religioso per aiutare i fedeli di altre religioni, agnostici ed atei nella loro ricerca spirituale, e non erano intesi dall'autore come istruzioni per i fedeli cattolici nel dogma o nella dottrina cristiano-cattolica.[2] »
Al di là della Notifica, gli scritti di De Mello rimasero comunque disponibili anche in molte librerie cattoliche, venendo sempre letti e rispettati da numerosi cattolici e da fedeli di altre denominazioni cristiane.
Ciao grazie un abbraccio e buona domenica