ti dò alcune informazioni del perché fidarsi della Bibbia... sono solo alcune perchè cen nè tantissime!!!!!
- Coerenza interna
Supponete di chiedere a 40 uomini molto diversi fra loro di scrivere un libro, assegnandone a ciascuno una parte. Questi scrittori però vivono in paesi diversi e non tutti si conoscono tra loro. Alcuni non sanno cosa hanno scritto altri. Con questi presupposti, vi aspettereste un libro coerente?
LA BIBBIA è un libro di questo tipo. Benché scritta in condizioni ancora più insolite di quelle descritte sopra, la sua coerenza interna è estremamente rigorosa.
Circostanze particolari. La Bibbia fu scritta in un arco di tempo che abbraccia circa 1600 anni, dal 1513 a.E.V. al 98 E.V. circa. Molti degli scrittori, una quarantina, vissero a distanza di secoli e svolsero attività molto diverse. Alcuni erano pescatori, altri pastori, altri ancora re, uno era medico.
Un messaggio coerente. Gli scrittori della Bibbia svilupparono un tema centrale: la rivendicazione del diritto di Dio di governare il genere umano e l’adempimento del suo proposito per mezzo del suo Regno celeste, un governo mondiale. Questo tema viene presentato nella Genesi, ampliato nei libri che seguono e raggiunge il culmine nel libro di Rivelazione.
Particolari congruenti. Gli scrittori biblici sono in perfetto accordo persino nei piccoli particolari, ma spesso è evidente che la cosa non è intenzionale. Ecco un esempio: nell’occasione in cui una grande folla andò ad ascoltare Gesù, nel suo Vangelo Giovanni racconta che Gesù domandò specificamente a Filippo dove si potevano comprare dei pani per sfamare le folle. (Giovanni 6:1-5) Nel racconto parallelo Luca spiega che l’episodio si verificò vicino a Betsaida. Precedentemente Giovanni aveva menzionato che Filippo era di Betsaida. (Luca 9:10; Giovanni 1:44) È quindi logico che Gesù abbia rivolto quella domanda a chi era vissuto nella zona. I particolari sono congruenti, ma ovviamente l’armonia non è intenzionale.
Differenze plausibili. In certi racconti si notano alcune differenze, ma è più che plausibile. Se diverse persone assistessero a un delitto e tutte menzionassero gli stessi particolari o usassero le stesse parole, non pensereste che si siano messe d’accordo? Ognuno vede le cose dal suo punto di vista, ed è naturale che le singole testimonianze riflettano tali differenze. Gli scrittori biblici non fanno eccezione.
Facciamo un esempio. Il giorno in cui fu messo a morte, Gesù aveva un manto color porpora, come riferiscono Marco e Giovanni, oppure scarlatto, come dice Matteo? (Matteo 27:28; Marco 15:17; Giovanni 19:2) Ebbene, entrambi i punti di vista possono essere corretti. Nei tempi biblici con “porpora” si intendevano varie sfumature di colore tra il blu e il rosso. A seconda dell’angolo di osservazione, il riflesso della luce e lo sfondo potevano conferire al colore del manto sfumature diverse.
La coerenza del testo biblico, anche in quei punti in cui è chiaro che non è intenzionale, è un’ulteriore prova che la Bibbia è degna di fiducia.