anonymous
2010-07-21 04:45:30 UTC
Flew era da mezo secolo la mente del moderno ateismo filosofico-scientifico precisamente dal 1950 quando espose ad Oxford le sue tesi con Theology and Falsification, che diventò uno tra i libri di filosofia più ristampati del XX secolo.
Contributi come pochi altri ad elaborare seri argomenti teorici sull’esistenza di Dio Espose sistematicamente le sue speculazioni in varie opere, diventando il punto di riferimento filosofico di coloro che proclamano l’incompatibilità fra la scienza e l’idea di Dio.
La clamorosa conversione a Dio di Flew è un evento di grande significato perché non deriva da una crisi di coscienza personale, da una storia privata che esula dai suoi studi filosofici.
Al contrario egli l’ha motivata così: “La mia scoperta del Divino è stato un itinerario della ragione e non della fede”.
Occorre una straordinaria lealtà intellettuale per annunciare a 80 anni, dopo mezzo secolo di gloria accademica, di capitolare di fronte all’evidenza capovolgendo tutto ciò che dallo stesso è stato asserito sino ad oggi dal maestro dell’ateismo e di cui hanno dipeso nomi illustri.
Flew ha scritto nero su bianco gli argomenti principali che lo hanno vinto e convinto, e su quale si fonda la scoperta razionale dell’esistenza di Dio, argomentazione questa che sarebbe stata meritevole di risalto nei mass media attraverso discussioni e dibattiti considerato che l’ateismo sino a quella data aveva teoricamente “provato” il contrario ed oggi si ricredeva con il massimo esponente.
Notevole l’imbarazzo del mondo accademico che preferisce aver ragione anziché correggere i propri errori. Dopo una vita intera di ricerca filosofica indagatrice questa coraggiosa ed eminente intelligenza quale Flew è adesso pervenuta alla conclusione che l’evidenza conduce definitivamente a Dio.
Il Dio che Flew riconosce esistente è quello di Aristotele ed Einstain. Quello a cui arriva la ragione: “Non ho sentito alcuna voce, è stata la stessa evidenza che mi ha condotto a questa conclusione”.
Sono i risultati delle più recenti, sofisticate ricerche nel campo della biologia, della chimica e della fisica ad aver convinto Flew.
Nel ripensamento di Flew sono stati decisivi anche gli argomenti di un geniale scienziato ebreo Gerald Schroeder e delle riflessioni su base scientifica del giornalista cattolico Roy Abraham Varghese col quale poi ha scritto There is a God.
Le evidenti tracce del Creatore che questi due altri autori che da anni indicano riguardano il macrocosmo ed il microcosmo.
Chi infatti ha dato alla materia inerte e cieca le ferree leggi logico-matematiche che ne ordinano meravigliosamente lo svolgimento vitale, nell’infinitamente ed infinitamente grande?
Ma il segno di quella presenza trascendente di quell’intelligenza creatrice si trova poi in tutto quello che è seguito. Nota eloquente quella dell’astrofisico Marco Bersanelli che sancisce:”La struttura del mondo fisico, dagli atomi, ai pianeti, alle galassie è strettamente e dipendente dal valore numerico che assumono alcune costanti fondamentali della natura. La dinamica dell’intero cosmo fin dai primo momenti appare accuratamente predisposta a generare condizioni favorevoli per accogliere la nostra comparsa ad un certo punto della sua storia.
Identica cosa riferisce Stephen Hawking:”L’intera storia della scienza è stata una graduale presa di coscienza del fatto che gli eventi non accadono in modo arbitrario, ma che riflettono un certo ordine sottostante”.
Ciò che ha dato di fatto origine alle tesi di Flew ed altre eminenze scientifiche che a ragion di logica e di coincidenze sorprendenti sono quelle che hanno portato alla formazione di un pianeta “la terra” che, incredibilmente forse da solo, in un immenso abisso inospitale, possiede tutte le eccezionali caratteristiche necessarie, esattamente quelle indispensabili per permettere lo sbocciare della vita.
Come se la terra, scrive Schroeder, fosse stata fabbricata su ordinazione per ospitare la vita.
La distanza ottimale del sole, la sua orbita perfetta, I gas vulcanici hanno permesso la creazione di mari ed oceani, il vento solare della fase T-Tauri si verificasse prima, così salvando i mattoni della vita.
Sempre per lo stesso fortunatissimo “caso” l’atmosfera della Terra, ha uno strato di ozono che protegge da radiazioni letali, ma fa passare la luce ed il calore necessari alla vita. E, per un’altra fantastica casualità, al Centro della Terra, si trova quella massa di piombo fuso che provvidenzialmente protegge la vita sul pianeta da altre radiazioni devastanti e ci permette di vivere sotto un vero e proprio “ombrello magnetico”.
La vita è comparsa sulla