Domanda:
Perchè i parroci vanno contro la LEGGE?
anonymous
2008-11-13 09:59:24 UTC
Alla giornata dello sbattezzo hanno aderito oltre mille cittadini: oltre mille lettere, dunque, sono state contemporaneamente indirizzate a parrocchie o diocesi. Passati alcuni giorni, tanti sbattezzandi ci hanno già espresso soddisfazione per aver ricevuto la conferma ufficiale che la parrocchia ha annotato la loro volontà di non appartenere più alla Chiesa cattolica.
Per contro molti altri, nonostante la legge stabilisca che la parrocchia debba rispondere entro quindici giorni, non hanno ancora ricevuto la risposta: anche in considerazione del servizio offerto dalle poste italiane, riteniamo che la concessione di un breve periodo di tolleranza, da parte di individui tolleranti quali sono gli atei e gli agnostici, sia ancora ammissibile.
Non è ammissibile, invece, che un numero consistente di cittadine e cittadini stia ricevendo lettere interlocutorie. Ci sono state segnalate lettere di parroci che respingono la richiesta perché avrebbe dovuto essere indirizzata alla diocesi (falso), e di diocesi che respingono la richiesta perché avrebbe dovuto essere indirizzata alla parrocchia: e questo anche in casi in cui il richiedente ha specificato nella sua lettera di essere stato battezzato in un ospedale presso cui non insiste alcuna parrocchia (e la diocesi lo sa).
Ancora, abbiamo parroci che insistono perché il richiedente passi di persona presso la canonica, nonostante il Garante abbia già stabilito l’illegittimità di tale prassi fin dal lontano 2003. Un parroco ha perfino opposto una nota del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, che non solo, almeno per ora, non risulta essere una fonte giuridica riconosciuta dallo stato italiano, ma è stata obiettata dalla stessa Conferenza Episcopale Italiana.
A tutti coloro che si sono trovati o si troveranno in questa situazione, così come a tutti coloro che non ottengono risposta alcuna, ricordiamo che è già possibile presentare ricorso al Garante della privacy: se la parrocchia a cui è stata indirizzata la lettera è certa, certo è l’accoglimento del ricorso e altrettanto certo è il recupero delle spese, che saranno integralmente sostenute dal parroco.
Succede tuttavia anche di peggio. Alcuni parroci, nonostante la legge lo vieti e nonostante l’esistenza di tale legge sia stata loro ricordata nel testo della letteras, stanno compiendo illeciti penali, informando i parenti del richiedente dell’”insano gesto”. Da una parte si fanno forti del condizionamento sociale che la Chiesa qui e là ancora impone, dall’altro lasciano il richiedente nella scomoda condizione di dover subordinare la denuncia contro il parroco alla testimonianza del familiare credente. Più che a Nazareth, sembra di essere dalle parti di Predappio, o di Corleone.
Ricordiamo infine che anche la stravagante ‘clausola di ripensamento’ offerta da alcune diocesi (con la quale chi, per legge, deve provvedere a rispondere entro quindici giorni, ‘concede’ invece quindici giorni al richiedente per ripensarci) è legalmente assai opinabile, a maggior ragione quando essa è stata preventivamente respinta al momento dell’invio della lettera. Anche quando non si vuole procedere a un ricorso presso il Garante, è comunque opportuno che gli ulteriori quindici giorni di attesa non si trasformino in settimane o mesi di attesa. Invitiamo pertanto tutti gli sbattezzandi che stanno incontrando difficoltà a scrivere a soslaicita@uaar.it, il servizio di assistenza legale su temi laici offerto gratuitamente dall’UAAR.
In Uscire dal gregge abbiamo intitolato il capitolo dedicato alle risposte delle gerarchie ecclesiastiche Porgere la guancia del prossimo. La quotidiana pratica cristiana di tanti parroci e vescovi continua infatti a essere improntata alla demonizzazione di chi non è d’accordo con loro. Lo sbattezzo non è altro che la traduzione giuridica di un diritto dell’uomo, il diritto a cambiare religione o di non averne alcuna. La Chiesa cattolica, che ideologicamente continua a mantenere un rapporto controverso con i diritti umani, a livello pratico li ostacola sistematicamente. Dove la porteranno questi modi di fare è difficile prevederlo: ma è alquanto improbabile che, in una società democratica, possano aiutarla ad ampliarne il consenso.





www.uaar.it
Undici risposte:
anonymous
2008-11-13 10:47:59 UTC
Camda ma quanto sei ingenua? sei davvero convinta che non gli importa?....... ahahahahahahahah eccome se gli importa.. numeri..,numeri..potere..potere...



comunque peggio per loro, è ben specificato
riservo, ai sensi dell'art. 145 del Decreto Legislativo n. 196/2003, di rivolgermi all'autorità

giudiziaria o di presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali.>
Anticlericale89-Rabbiosa e Nobile Guerriera
2008-11-13 18:28:55 UTC
Probabilmente perchè gli brucia ancora.



Comunque chi non ha ancora ricevuto la conferma di avvenuto sbattezzo è meglio che solleciti la curia,minacciando anche conseguenze legali se il documento non arriva in fretta.



E se i parroci informano qualcuno del gesto(non che ci sia qualcosa da vergognarsene,ma non è competenza loro) denunciateli,più querele collezionano più perderanno la voglia di fare gli spavaldi.

Esiste una cosa chiamata legge sulla privacy,e chi la infrange è giusto che paghi,non esistono immunità legittime per preti.
Hyde
2008-11-13 18:28:24 UTC
Bè, perchè nonostante una persona divenga in seguito non religiosa, il pretame deve mostrare alle statistiche che il gregge è invece ben numeroso...
Koi
2008-11-13 19:28:59 UTC
aspetta aspetta...c'era la giornata dello sbattezzo? e quando? non sapevo si potesse!! cavolo me la sono persa...dimmi bene che devi fare x sbattezzarsi...lo voglio fare anche io!!!!!!!!!!!!!!!!
anonymous
2008-11-13 18:32:28 UTC
Ti ringrazio molto dell'informazione!... Infatti io feci domanda di sbattessimo presso la parrocchia dove fui appunto intinto!

Senza ricevere una degna risposta... Sono fuori dall' Italia .. ma al mio ritorno penso di confrontare il parroco so questa negata richiesta!..

Grazie ancora.
joy
2008-11-13 18:36:33 UTC
hanno tutto un loro giro... sono uno stato a parte, x questo spesso protetti anche se fanno cose abbominevoli
Federico
2008-11-13 18:37:56 UTC
che roba.....ma dici davvero??? uno scandalo vero e proprio....uno non è neanke libero di scegliere cosa fare della propria vita con dio (BATTESIMO)......la questione legale invece mi ha fatto sorridere.....eheheh...alla fine cosa ci si puo aspettare??? hai detto bene....sembrra di essere a corleone...altro ke a nazzareth....



bel commento.....ti accendo una stella
LaPulce
2008-11-13 18:30:14 UTC
Ti giuro che non ne avevo mai sentito parlare O_o, nè immaginavo che qualcuno potesse volere qualcosa del genere. Anche perchè l'appartenenza alla Chiesa oggi come oggi non è certo subordinata a un registro di battesimo... io sono battezzata ma non mi importa granchè, non sarà un pò d'acqua versata in testa quando ancora non sapevo parlare che mi farà sentire appartenente alla Chiesa. Diversa questione sarebbe se lo "sbattezzamento" fosse fatto per convertirsi ad altra religione, ma anche qui non lo sapevo proprio, credevo si potesse diventare quel che si volesse senza render conto a nessuno, anche perchè alla fine l'anima e la fede trascendono da un pezzo di carta. Comunque sì, se è lecita questa pratica, non fanno altro che violare la privacy tali preti nel mandare lettere ai parenti. Che roba!
Angelo,la verità renderà liberi
2008-11-13 21:17:34 UTC
Stasera, almeno per me che vivo a Roma sono le 22.15.

Siete diventati tutti anticlericali, non ho letto una persona che si è dichiarata Cattolica.

No, state prendendo in giro.

ciao
Camda
2008-11-13 18:32:59 UTC
Penso che non siano così solleciti proprio perché non gliene importa niente. La metteranno da qualche parte e poi dopo un po' di tempo andandola a ripescare diranno: "Tò, la pratica di sbattezzo di quello! Me n'ero proprio scordato!"



Ma cosa vuoi che importi a qualcuno dello sbattezzo? Ti sei fissato proprio.
gustav
2008-11-13 18:06:04 UTC
ma forse quei parroci non hanno risposto semplicemente in quanto lo sbattezzo non può essere richiesto con una semplice raccomandata ma con la compilazione di un modulo che va presentato al vescovo... per avere lo sbattezzo il richiedente deve presesntarsi personalmente al parroco compilare un modulo e attendere che il parroco presenti lo stesso modulo al Vescovo e che il Vescovo autorizzi a segnalare sui registri lo "sbattezzo" avvenuto.


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